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Mini Maratona Enogastronomica in Franciacorta

Marzo 2022

In occasione del mio corso di specializzazione per Programmatore di turismo culturale ed enogastronomico  partecipo ad una escursione didattica in Franciacorta, nella zona di Brescia e del Lago d’Iseo.

Giorno 1 | Visita al centro storico di Brescia, pranzo al ristorante 21 Grammi, trasferimento a Castenedolo e visita alle cantine Peri-Bigogno, cena a Darfo Boario Terme, pernotto a Lovere

Roma, Stazione Termini. Finalmente incontro dal vivo alcune delle persone che fin’ora ho visto solo in videoconferenza. Nonostante la differenza generazionale i nostri interessi condivisi agiscono rapidamente da collante. Tra una chiacchierata e l’altra  arriviamo a Brescia dove ci ricongiungiamo con il resto del gruppo, in tutto siamo 29 partecipanti provenienti un  po’ da tutta Italia.

Prima tappa,  il Castello di Brescia e passeggiata per i vicoli medievali della città.

Castello di Brescia
Castello di Brescia
Brescia Piazza della Loggia
Brescia Piazza della Loggia - Monumento alla Bella Italia
Tempio Capitolino Brescia
Tempio Capitolino Brescia

Forse non tutti sanno che Brescia conserva diversi resti romani. Il Capitolium Tempio Capitolino è un tempio situato in Piazza del Foro. Con il teatro e i resti del foro cittadino costituisce il più importante complesso di rovine di edifici pubblici d’età romana presenti nell’Italia Settentrionale

Pranziamo da 21grammi, un ristorante che aderisce ad un progetto d’inclusione di ragazzi con Sindrome di Down e facciamo una visita guidata del centro storico di Brescia: la Cattedrale, Piazza della Loggia con lo splendido edificio del Comune e la Torre dell’Orologio, Piazza della Vittoria emblema di architettura del ventennio fascista con il grande palazzo delle Poste e il torrione dell’INA, primo grattacielo costruito in Italia e tra i primi in Europa.

Brescia Cattedrale di Santa Maria Assunta
Brescia Cattedrale di Santa Maria Assunta
Brescia Cattedrale di Santa Maria Assunta 2
Brescia Cattedrale di Santa Maria Assunta 2
Palazzo della Loggia Brescia
Palazzo della Loggia Brescia sede del Municipio
Piazza della Vittoria Brescia
Piazza della Vittoria Brescia

Ci trasferiamo quindi col pullman a Castenedolo, nella zona dei Colli dei Longobardi per visitare la cantina Peri-Bigogno, nel settecentesco Palazzo Togni acquistato dalla famiglia Peri nel 1946. La cantina occupa una superficie di oltre 1.000 metri quadrati interrati.

Cantine Peri Bigogno
Cantine Peri-Bigogno
Cantine Peri Bigogno
Cantine Peri-Bigogno 2

A fine giornata ci portano a Lovere, sulle sponde del Lago d’Iseo. In questo borgo, considerato uno dei più belli d’Italia, alloggiamo presso l’Ostello del Porto.

Lovere sul Lago d'Iseo
Lovere sul Lago d'Iseo

Per la cena siamo a Darfo Boario Terme al Ristorante La Storia dove ci hanno preparato un menù degustazione con diversi assaggi di specialità locali tra cui un memorabile risotto con cipolla caramellata.

risotto alla cipolla caramellata
Risotto con cipolla caramellata

Giorno 2 | Tour in barca del Lago d’Iseo, pranzo a Peschiera Maraglio, Visita al frantoio La Vela a Marone, Visita della Cantina Ricci Curbastro in Franciacorta

Da Sulzano partiamo per un giro in barca del basso Lago d’Iseo, il Tour delle Tre Isole: San Paolo, Loreto, Monte Isola. Proprio qui nel 2016 l’artista Christo allestì The Floating Piers, un’installazione di land art che consisteva in una rete di pontili galleggianti  tra Sulzano, Montisola e l’isola di San Paolo; 100 mila mq di passerella a pelo sull’acqua che attirarono un milione e mezzo di visitatori provenienti da tutto il mondo.

Floating Piers Christo
Floating Piers 2016, Wikimedia Commons

Scendiamo a Peschiera Maraglio, sulla più grande isola lacustre d’Europa, per una degustazione di specialità locali, a l’Isola dei Sapori dove si possono assaggiare le tradizionali sarde essiccate di Montisola ed acquistare salumi, formaggi e birra artigianale, tutti prodotti a Monte Isola.

sarde essiccate a Montisola
sarde essiccate a Montisola
Isola di Loreto Lago d'Iseo
Isola di Loreto - Lago d'Iseo

Proseguiamo fino a Marone dove visitiamo il Frantoio “La Vela”. E’ l’occasione per mettere in pratica le tecniche di degustazione apprese dal nostro docente Marco Oreggia, curatore di Flos Olei, l’unica guida mondiale dedicata all’olio extravergine di oliva. Per prima cosa si scalda bene il bicchierino, si annusa a lungo e infine si assaggia, facendo passare aria ai lati della bocca con un’azione di risucchio.

Frantoio La Vela Marone
Frantoio La Vela
Frantoio La Vela degustazione
Frantoio La Vela degustazione

Ci trasferiamo quindi col pullman in Franciacorta, a Capriolo, per visitare la premiata Azienda vinicola Ricci Curbastro dove si produce lo Spumante secondo il metodo che deriva da quello dello Champagne, inventato dall’abate francese Dom Pérignon. Un tempo venivano definiti champenoise anche gli spumanti prodotti in Italia ma dal 1994 non è più possibile e quindi la denominazione è stata cambiata in metodo “classico” o “tradizionale”.

Azienda vinicola Ricci Curbastro
Azienda vinicola Ricci Curbastro - Museo Agricolo

Il metodo tradizionale è  frutto di una lunga ed elaborata lavorazione. Si parte da una miscela di vini bianchi fermi al quale si aggiunge il tiraggio: una miscela di zuccheri e lieviti. Le bottiglie vengono riempite e accatastate in posizione orizzontale. Inizia cosi la presa di spuma provocata dai lieviti che nutrendosi dello zucchero liberano anidride carbonica. Una volta che i lieviti hanno consumato tutto lo zucchero, muoiono e si depositano nella bottiglia dove resteranno da 2 a 5 anni.

Bottiglie accatastate per la presa di spuma
Bottiglie accatastate per la presa di spuma
Metodo tradizionale remuage
Metodo tradizionale - Remuage

Concluso l’affinamento bisogna eliminare i depositi dal vino, per farlo le bottiglie vengono infilate capovolte in speciali rastrelliere dove vengono ruotate ogni giorno di qualche grado finché i fondi non si raccolgono nel collo della bottiglia. E’ la manovra del remuage , un tempo effettuata da mani esperte e oggi affidata alle macchine.

Quando tutti i sedimenti sono vicini al tappo si procede alla sboccatura. Le bottiglie, sempre capovolte, vengono immerse per il collo in una salamoia a -25°C. Si forma cosi un piccolo ghiacciolo che intrappola i depositi, quindi si stappa la bottiglia per farlo schizzare fuori senza eccessiva perdita di pressione. A questo punto, per compensare il vino perduto, si procede ad aggiungere lo sciroppo di spedizione, una miscela di vino invecchiato, acquavite e zucchero di canna in dosi variabili. Segue quindi un ulteriore affinamento in bottiglia per qualche mese.

Terminata la visita torniamo a Lovere per cenare in riva al lago al Ristorante “Le Terrazze” con diversi assaggi di piatti tipici locali come i casoncelli alla bresciana e la polenta con carciofi. 

Polenta e carciofi
Casoncelli alla Bresciana
Casoncelli alla Bresciana

Giorno 3| Visita al Parco Archeologico delle Incisioni Rupestri di Naquane, pranzo all’Agriturismo San Faustino, ritorno alla stazione di Brescia

Oggi siamo in Valle Camonica per la visita al Parco Archeologico delle Incisioni Rupestri di Naquane. La guida ci illustra le raffigurazioni preistoriche incise nella pietra risalenti alle età del rame, del bronzo e del ferro. Nel dialetto locale della Valle Camonica le incisioni rupestri vengono indicate col termine di pitoti, ovvero pupazzi.

pitoti Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane
Pitoti - Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane
Incisioni rupestri
Incisioni rupestri
Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane
Visita guidata al Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane

Per pranzo ci portano all’Agriturismo San Faustino a Ceto dove gustiamo una selezione di salumi e formaggi, il risotto, e delle strepitose tagliatelle preparate con la farina di castagne.

Le mucche hanno appena partorito ed in questo periodo restano al caldo nelle stalle.

Stalle agriturismo San Faustino

Il tragitto in pullman verso la stazione di Brescia è l’occasione per le ultime chiacchierate e per scambiarsi i rispettivi contatti.

Mi sono veramente goduta questa gita, ho scoperto una regione che non conoscevo, ricca di storia, natura, tradizioni gastronomiche e vitivinicole riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Ho conosciuto persone interessanti, ci siamo scambiati esperienze, mangiando e bevendo sempre in maniera eccezionale, una bella occasione di  “contaminazione” come ha brillantemente definito il nostro Mattia.

Ancora una volta l’Italia si conferma uno scrigno di gemme infinite.

Le foto non sono tutte mie,  ho attinto qua e là tra quelle dei miei compagni di viaggio che si sono rivelati dei super fotografi.