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Pompei e Parco Nazionale del Vesuvio

Maggio 2021

Il clima in questi giorni è piacevolmente fresco, non ci sono molti turisti in giro e dopo questo periodo così difficile per tutti, abbiamo tanta voglia di ricominciare a viaggiare ed esplorare, insomma ricominciare a vivere.

Oggi siamo a Pompei. La nostra guida, Ivan ci aspetta all’ingresso alle 10. Abbiamo concordato una percorso di due ore e trenta per non stancarci troppo visto che vogliamo anche andare sul Vesuvio.

I biglietti sono stati acquistati dal sito ufficiale che rimanda a Ticketone (16 € adulti, minori di 18 anni gratis)

La giornata è meravigliosa, questo bellissimo viale, in tempi normali, dev’essere percorso da migliaia di turisti .

viale ingresso Pompei
Parco Archeologico di Pompei, ingresso

A causa delle restizioni dovute al Covid alcune zone degli scavi non sono accessibili e Ivan, archeologo, ci porta a scoprire i luoghi che ha selezionato per la visita.

L’Odeon o theatrum tectum era un teatro molto piccolo dedicato specificamente all’ascolto della musica e alla rappresentazione del genere teatrale più in voga all’epoca, il mimo. La struttura era interamente coperta da un tetto funzionale per migliorarne l’acustica.

Odeon, Pompei
Odeon o theatrum Tectum, Pompei

Pompei era una città frequentata da persone di ogni ceto, gente di passaggio proveniente da luoghi lontani. Paragonabile alle nostre tavole calde, il thermopolium offriva un veloce pasto con bevande e cibi caldi ai clienti indaffarati nelle loro attività lontani da casa. A Pompei vi sono circa 100 thermopolia .

Termopolio Pompei
Thermopolium, Pompei

Le strade ancora conservano i solchi dei carri e presentano quei caratteristici allineamenti di massi rialzati che servivano ad attraversare senza sporcarsi, dato che non esisteva un sistema fognario e gli scoli erano a cielo aperto.

solchi strade Pompei
I solchi dei carri ancora visibili sulle strade di Pompei

La Casa degli Amanti è l’unica casa di Pompei che ha conservato il peristilio doppio, ovvero il doppio piano di colonne che consente di vedere gli antichi spazi , recentemente è stata restaurata e aperta dopo una lunghissima chiusura dovuta all’inagibilità conseguente al terremoto del 1980.

Il graffito più famoso dà il nome alla casa e dice: “Gli amanti sono come le api perché vivono una vita dolce come il miele “
Qualcuno ironicamente, sotto ha aggiunto: Velle – “magari”

Il doppio Perisitilio della Casa degli Amanti Pompei
Il doppio peristilio della Casa degli Amanti, Pompei, Wikimedia Commons
Graffito Casa degli Amanti Pompei
Ritratto del poeta Menandro Pompei
Ritratto del poeta Menandro, Pompei

La Casa del Menandro è una lussuosa villa che deve il suo nome al ritratto dell’omonimo commediografo greco.

Sappiamo che questa splendida dimora apparteneva a Quinto Poppeo Sabino, in quanto venne trovato questo nome in un sigillo di bronzo posto negli alloggi per la servitù. Solo il nome del proprietario poteva essere così importante da essere impresso su un sigillo con cui convalidare la proprietà sulle cose e sui contratti. Quinto Poppeo era un ricco liberto, edile in carica intorno al 40 d.c.

Casa del Menandro Pompei
La casa del Menandro, Pompei Wikimedia Commons
Cisium riproduzione carro Pompei
Cisium - Nella stalla è esposta la riproduzione in ferro di un carro agricolo, i cui unici pezzi originali sono le parti in ferro e in bronzo
Casa del Menandro Pompei
La parte pubblica della casa dove venivano ricevuti gli ospiti

La Casa del Criptoportico deve il nome alla presenza, al di sotto dell’ampio giardino, di un lussuoso criptoportico con grandi finestre, sul quale si aprivano una stanza di soggiorno e quattro ambienti termali coperti da volte originariamente decorate in fine stucco

La casa del Criptoportico Pompei
La casa del Criptoportico, Pompei
casa del Criptoportico Pompei
Gli ambienti termali della casa
Triclinio casa del Criptoportico Pompei
Il triclinio ovvero il salotto in muratura come si usava all'epoca

I Romani votavano ogni anno.

A Pompei si possono vedere manifesti elettorali un po’ ovunque. I sostenitori del candidato scrivevano gli slogan. Generalmente il nome del candidato era scritto con lettere più grandi e seguito da una serie di sigle.

IIvir sta per duoviro, una delle due magistrature di Pompei. I duoviri (due uomini) erano i magistrati principali della città.

AED sta per edile, la seconda magistratura della città.

DRP sta per Dignum Rei Publicae, cioè degno della cosa pubblica.

OVF sta per Oro Facis Faciatis, ovvero, vi prego di fare, di votare.

Iscrizioni elettorali Pompei
Helvium Sabinum Aed(ilem) d(ignum) r(ei) p(ublicae) v(irum) b(onum) o(ro) v(os) f(aciatis) ovvero: “Vi prego di eleggere Elvio Sabino edile, degno dello stato, uomo buono"

Le due ore e mezza di visita scorrono via veloci. Ivan ha saputo mantenere sempre alta l’attenzione di tutto il gruppo composto anche da bambini e ragazzi. Costo complessivo della visita 130 €. Meritatissimi, qui la nostra recensione : https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187785-d19415290-Reviews-Archeologia_Napoli_Scopri_Napoli_e_dintorni_con_un_archeologo-Naples_Province_of.html

Sono le 12.30. Alle 15.00 abbiamo l’ingresso al Parco Nazionale del Vesuvio. I biglietti si possono acquistare solo online. Il costo è di 10 € adulti, ridotti 8 €. In circa 40 mn, raggiungiamo il Parco.

L’accesso al Cratere avviene attraverso il varco presente presso il piazzale a quota 1000m. La macchina va lasciata nellearee di sosta presenti lungo la strada. Varcato l’ingresso, ad ogni gruppo viene fornita una breve spiegazione da parte di una delle Guide Alpine e Vulcanologiche della Regione Campania. Dopo si procede in autonomia.

Sentiero 5 Vesuvio
Sentiero n. 5 verso il Cratere del Vesuvio

La salita prosegue dolcemente per circa 800 m ed è ripagata da una serie di scorci panoramici, in particolare la Valle del Gigante, che in questo periodo si tinge di giallo per la presenza di una spettacolare macchia a ginestra.

Risalire il sentiero è un’esperienza unica ed emozionante, sia per la consapevolezza di camminare lungo il cratere di un vulcano attivo sia per lo splendido panorama su buona parte della Campania, Castellammare di Stabia e la Costiera Sorrentina da un lato, Napoli e Pozzuoli dall’altro.

Pendici del Vesuvio ricoperte di Ginestre
Pendici del Vesuvio ricoperte di ginestra
Sullo sfondo La Costiera Sorrentina e Capri
Cratere del Vesuvio
Il cratere del Vesuvio

La passeggiata dura un paio d’ore e la discesa avviene lungo lo stesso sentiero.

Dopo tutte queste fatiche una buona pizza è d’obbligo, quindi torniamo a Pompei per andare in una pizzeria che ci ha consigliato Ivan. 

pizza napoletana

Un’ottima pizza a prezzi modici è la miglior conclusione di una splendida giornata.

Ringrazio per le foto Greta Foschi, Sara Bigi e Floriana Campanella