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Eurodisney e Parigi

Sommario

Agosto 2018: Eurodisney e Parigi in 7 giorni

Giorno 1 | Arrivo e transfer a Marne la Vallée

Giorno 2 | Eurodisney

Giorno 3 | Walt Disney Studios

Giorno 4 | Visita al Louvre – hop on off tour su bus turistico a due piani – serata con spettacolo al Lido

Giorno 5 | Visita al Musée d’Orsay – sosta pomeridiana alla pasticceria Ladurée – Cena al ristorante marocchino La Mansouria

Giorno 6 | Passeggiata a Montmartre – sosta al Moulin de la Galette – Café del film “Il favoloso mondo di Amélie” – Moulin Rouge

Giorno 7 | Visita alle Galeries Lafayette

 

Agosto 2018

La nostra destinazione di quest’anno è Parigi. Le nostre bimbette, ormai grandicelle hanno voluto a tutti i costi andare anche a Eurodisney.

Giorno 1 | Arrivo e transfer a Marne la Vallée

Paris Orly. Trattandosi di un aeroporto non particolarmente ben collegato abbiamo optato per un transfer privato  che ci porterà direttamente a Marne La Vallée, il centro abitato nei pressi del parco divertimenti Eurodisney.  Qui trascorreremo due notti. Il costo del taxi (100 €) è sostenibile dividendo la spesa per due famiglie.

L’hotel, trovato su un noto motore di ricerca ha di buono solo la vicinanza con un grande centro commerciale e la fermata della navetta per Eurodisney proprio di fronte all’ingresso, per il resto non mi sento di consigliarlo quindi non lo menzionerò. 

I biglietti per Eurodisney rappresentano una spesa importante, acquistandoli online si risparmia qualcosa ed il pass valido 2 giorni dà anche accesso al Parco Walt Disney Studios. Abbiamo scaricato l’app che informa sui tempi d’attesa e sugli orari degli spettacoli ed abbiamo fatto un elenco delle attrazioni che ci interessano.

Giorno 2 | Eurodisney

Dopo aver fatto colazione al centro commerciale ed esserci muniti di pranzo al sacco, con la navetta raggiungiamo l’ingresso del parco. E’ fine agosto ed all’apertura già cominciano ad affluire fiumi di persone. 

All’ingresso delle attrazioni più richieste sono presenti delle colonnine che consentono di ritirare un Fastpass, un biglietto che indica l’orario al quale presentarsi in modo da poter fare qualche altra cosa, nel frattempo. Le file sono molto lunghe, 50 mn/ 1 ora, inoltre, il clima quest’anno è torrido e ci troviamo a stare in coda al sole.

Tra i giochi da non perdere assolutamente, la spettacolare simulazione di Guerre Stellari, la Big Thunder Mountain, una roller coaster per famiglie ambientata nel vecchio west e la Crush’s Coaster dedicata al film Alla Ricerca di Nemo.

Nonostante le file riusciamo ad entrare più o meno in tutti i posti che ci siamo prefissati e l’intenzione è di restare fino alle 23.00 per assistere allo spettacolo di chiusura.

I ristoranti presenti nel parco sono notoriamente molto cari e affollati, tuttavia, c’è la possibilità di uscire dal parco  e rientrare. Per il pranzo ci siamo organizzati con i panini portati da fuori, a cena troviamo un locale nelle immediate vicinanze. Dopo le 21, quando ormai non c’è più folla, ci concediamo un secondo giro su tutte le attrazioni che ci sono piaciute di più. La giornata si chiude alle 23.30 con  la parata finale e i fuochi d’artificio. Nonostante l’ora ci sono ancora parecchie persone. 

Eurodisney
Eurodisney ingresso
La nave dei pirati dei Caraibi Eurodisney
La nave dei pirati dei Caraibi

Giorno 3 |  Walt Disney Studios

La mattinata sarà dedicata ai Walt Disney Studios. Questo parco è decisamente più piccolo e meno affollato del primo. Le attrazioni più richieste non sono tante ma anche qui ci sono le file e fa ancora più caldo di ieri.

Tra i giochi che vale davvero la pena fare c’è Ratatouille, un bellissimo viaggio adatto a tutti, su binari invisibili con mille sorprese multisensoriali e la Twilight Tower of Terror con l’ascensore che precipita per 13 piani, un divertimento perfetto per gli amanti dell’adrenalina.

Gli Studios si girano in una mattinata, al termine della quale facciamo una sosta per prendere una paio di costosi souvenir.

Nell’insieme la considero un’esperienza estenuante che sconsiglio vivamente di fare d’estate, in periodi affollati e con bambini piccoli, tenendo anche conto del fatto che i bambini non possono andare sulle montagne russe se non sono accompagnati da un adulto. 

Dopo essere tornati in hotel per recuperare le valige, si chiude la nostra esperienza disneyana ed ha inizio quella parigina.

Alla stazione ferroviaria di Marne la Vallée acquistiamo l’abbonamento ai mezzi pubblici che ci servirà per muoverci a Parigi e con la linea ferroviaria extraurbana RER raggiungiamo il centro città.

Trovare un alloggio decente a prezzi competitivi a Parigi può essere davvero difficile. Ho trovato una sistemazione in zona Opéra, molto centrale. L’appartamentino però è minuscolo, assolutamente inadatto per 4 persone, arredato in maniera irrazionale e poco confortevole, motivo per cui non menzionerò nemmeno questo. Trattandosi di una struttura nuova che non aveva ancora nessuna recensione mi sono fidata delle foto, completamente fuorvianti. Un errore da non commettere mai.

Walt Disney Studios
Walt Disney Studios
Eurodisney fila
le lunghe code all'ingresso delle attrazioni

Giorno 4 | Visita al Louvre – hop on off tour su bus turistico a due piani – serata con spettacolo al Lido

Tra i musei più celebrati e visitati del pianeta vi è senza dubbio il Louvre.  Si stima che occorrerebbero circa 9 mesi solo per dare un’occhiata alle 35.000 opere esposte, quindi il visitatore occasionale si trova costretto a fare una selezione. La nostra, prevede, tra le antichità egizie, lo Scriba Seduto (1° piano, Ala Sully), la coppia di statue della Grecia antica più famosa al mondo: La Venere di Milo (piano terra, Ala Sully) e la Nike di Samotracia (1° piano, Ala Denon), e naturalmente, il quadro più visto del Louvre, La Gioconda (1° piano, Ala Denon).

Trattandosi del museo più grande al mondo non nascondo che incontriamo qualche difficoltà ad orientarci. Ci perdiamo più volte nonostante siamo muniti di audioguide su consolle Nintendo 3DS, a mio parere abbastanza inutili.  Soltanto per vedere questa limitata selezione di opere  impieghiamo un’intera mattinata.

All’uscita ci dirigiamo verso il Carrousel du Louvre, il centro commerciale sotterraneo con la piramide di vetro capovolta, la Pyramide Inversée.

La mattinata è stata abbastanza stancante, il pomeriggio optiamo per una passeggiata nella zona di Notre Dame e per un percorso turistico su pullman a due piani. 

Il  Lido è il celebre cabaret sugli Champs Elysées,  dove si sono esibite Edith Piaf, Marlene DietrichJoséphine Baker. Ogni sera si esibiscono le famose ballerine in topless, le Bluebell Girls.

Nonostante il costo sia piuttosto elevato (95 € per lo spettacolo senza la cena) sono del parere che una serata al Lido sia una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita, motivo per cui abbiamo preso i biglietti online prima di partire e con notevole anticipo.

L’attuale direttore artistico, creatore anche di alcuni spettacoli per il Cirque du Soleil, ha ideato la nuova rivista, Paris Merveilles e la sua impronta è netta. Lo show mette in campo acrobati e pattinatori incredibili. Conservo ancor oggi il ricordo di uno spettacolo stupefacente, mai volgare, adatto a tutti, anche ai bambini. 

Louvre la Venere di Milo
Nike di Samotracia Louvre Parigi
Nike di Samotracia Louvre
Louvre Parigi
Il Louvre
Place de la Concorde Parigi
Place de la Concorde
Lido Parigi
Le Lido

Giorno 5 | Visita al Musée d’Orsay – sosta pomeridiana alla pasticceria Ladurée – Cena al ristorante marocchino La Mansouria

L’altro celeberrimo museo parigino che ospita la collezione nazionale d’arte impressionista e post-impressionista è il Musée d’Orsay.  Situato all’interno della Gare d’Orsayche di per sé è una meraviglia dell’Art Nouveaual suo interno sono esposti i capolavori di Monet, Manet, Cézanne, Renoir, Degas e Van Gogh.

Anche quando è affollato è molto ben organizzato e fruibile. Le ragazze lo hanno adorato e rimarrà sicuramente uno dei nostri luoghi del cuore.

Per la sosta pomeridiana ci rechiamo da Ladurée, una delle pasticcerie più antiche di Parigi dove furono inventati i macarons. La sala da tè è un posto davvero raffinato per fare una pausa e i macarons non deludono, sono fatti a regola d’arte.

Parigi è anche una città multietnica che offre tanta ricchezza gastronomica. A seguito di una minuziosa ricerca dei migliori couscous della città abbiamo prenotato una cena al ristorante marocchino Le Mansouria, in zona Bastille,  secondo Le Figaro uno dei migliori couscous della capitale. L’ho trovato buono ma non eccellente, l’atmosfera è gradevole ed il prezzo abbastanza elevato. 

Claude Monet Saggio di figura en plein air
Claude Monet Saggio di figura en plein air
Edgar Degas Les Danseuses
Edgar Degas Les Danseuses
La camera da letto di Vincent Van Gogh ad Arles
La camera da letto di Vincent Van Gogh ad Arles
Le Mansouria Parigi
Le Mansouria Parigi

Giorno 6 | Passeggiata a Montmartre – Sosta al Moulin de la Galette e al café del film “Il favoloso mondo di Amélie” – il Moulin Rouge

Montmartre è una delle maggiori attrazioni turistiche di Parigi. Alla fine del XIX secolo aveva una pessima fama per i suoi numerosi locali di cabaret e i bordelli. Gli artisti lo consideravano comunque un quartiere carismatico, molti vi si trasferirono, rendendolo una delle zone più affascinanti della città. Oggi, pieno di ristoranti e negozi di souvenir ha in gran parte perso la sua autenticità.

 Montmartre è anche il quartiere più alto di Parigi. Dalla stazione metro di Anvers prendiamo la funicolare che porta sulla cima della collina, la cosiddetta butte, che offre una vista straordinaria della città ed entriamo nella Basilica del Sacré Coeur. Le cupole di questa basilica sono state costruite con un tipo di travertino che rilascia carbonato di calcio, un sale che non trattiene né polvere né smog e diventa più bianco ogni volta che piove, ecco perché sono sempre immacolate. La giornata è abbastanza bella, saliamo in cima alla cupola, lungo una scala a chiocciola di 234 gradini.

La passeggiata prosegue per le stradine affollate verso la famosa piazza degli artisti.

Non tutti sanno che sulla collina di Montmartre fu tra l’altro piantata nel 1933 l’unica vigna presente nel centro della città, il Clos Montmartre, dalla quale ogni anno si ricavano quasi 800 bottiglie di vino, evento piuttosto originale considerando che ci troviamo nel pieno centro di una capitale europea.

Un tempo questo borgo rurale era disseminato di mulini che per secoli hanno rifornito la città di farina. Oggi ne restano oggi solo un paio, uno dei quali fu trasformato nell’800 nel Moulin de la Galette, una sala da ballo all’aperto immortalata da Renoir nella celebre tela Le Bal du Moulin de la Galette, oggi trasformato in ristorante con un grazioso cortile all’aperto sul retro.

Proseguendo, passiamo in Rue Lepic dove si trova il locale in cui  lavorava la protagonista del film Il favoloso mondo di Amélie.

La nostra passeggiata termina al Moulin Rouge, l’iconico cabaret immortalato nelle opere di Toulouse-Lautrec.

Montmartre Parig
Montmartre Parigi
Montmartre Parig Le Moulin de la Galette
Montmartre Parigi Le Moulin de la Galette
Café des Deux Moulins Parigi
Café des Deux Moulins
Moulin Rouge Parigi
Moulin Rouge

Giorno 7 |  Visita alle Galeries Lafayette 

Galeries Lafayette è il primo grande magazzino d’Europa, aperto nel 1893 ed occupa ben tre palazzi. L’edificio storico merita di essere visto perché ha una splendida cupola neo-bizantina costruita nel 1912 in vetro policromo, che è ancora oggi il simbolo di questo luogo riflettendone l’equilibrio tra tradizione e modernità.

E’ possibile accedere ad uno dei 24 ristoranti e caffè oppure sul tetto soltanto per ammirare la vista.

La nostra vacanza termina qui ma Parigi offre tante altre cose che ci promettiamo di  vedere un’altra volta.

Galeries Lafayette Parigi
Galeries Lafayette cupola in vetro policromo
Terrazza Galeries Lafayette Parigi
i tetti di Parigi dalla terrazza delle Galeries Lafayette Parigi
Parigi gruppo bambine
Sofia, Sveva, Greta 2018