Agosto 2017: Cose da fare con un teenager a Londra
Giorno 1 | Hop on Hop off Tour
Giorno 4 | Visita al National History Museum, il quartiere di Kensington, afternoon tea da Harrod’s
Giorno 5 | Il quartiere di South Bank, visita alla Tate Modern
Quest’anno, mia figlia Sofia (13 anni) ed io abbiamo deciso di fare un viaggio a Londra.
Agosto, siamo all’aeroporto di Heathrow. Alla stazione della metropolitana situata in aeroporto acquistiamo la corsa singola per il centro e la Oyster Card, l’abbonamento ai mezzi pubblici che utilizzeremo per girare la città. Per 5 giorni carichiamo 45£ (adulto) e 35£ (ridotto giovani). Direttamente con la Piccadilly Line, in poco più di 1 ora siamo al nostro hotel Premier Inn London St Pancras, vicino alla stazione ferroviaria di King’s Cross St. Pancras.
E’ pomeriggio. Usciamo subito per fare il classico tour con le audioguide sul bus turistico a due piani che passa nei luoghi iconici della città. Nel biglietto acquistato online è addirittura compresa una mini crociera sul Tamigi, che faremo domani. Per cominciare abbiamo optato per una soluzione comoda e poco impegnativa.
Un luogo da visitare assolutamente quando si va per la prima volta a Londra è la Tower of London, il luogo storicamente più significativo della città e Patrimonio Unesco dell’Umanità. Si tratta di un complesso di diversi edifici fortificati, sulla riva sinistra del Tamigi, il cui nucleo fu costruito nel Medioevo. Da sempre utilizzata come fortezza, polveriera, prigione, palazzo reale, zecca, e ancora oggi, camera del tesoro, la torre è presidiata dagli Yeoman Warders che sono custodi del complesso ma fungono anche da guide turistiche.
Per evitare le lunghe code che si formano alle biglietterie abbiamo acquistato i biglietti sul sito ufficiale ed abbiamo di programmato di essere all’ingresso per le 9 di mattina.
La torre è stata una prigione per personaggi illustri e dissidenti religiosi tra cui Elisabetta I d’Inghilterra ed Anna Bolena che qui fu decapitata. Durante la prima guerra mondiale furono fucilate nella torre undici spie tedesche.
Nel XIII secolo, all’interno della torre, fu costruita una “ménagerie”, cioè un serraglio, ossia un luogo chiuso che ospitò molti animali esotici, tra cui leoni, leopardi, scimmie ed orsi che venivano regalati ai sovrani. La ménagerie fu anche aperta regolarmente al pubblico ma, in seguito ad alcuni assalti ai visitatori da parte degli animali, con la costruzione del London Zoo, questi furono trasferiti. La Lion Tower fu in parte demolita: è rimasta la Lion Gate, la porta dei leoni.
Sei corvi abitano permanentemente nella Torre di Londra fin dai tempi di Carlo II. Secondo una leggenda, qualora tutti i corvi lascino la torre, la monarchia e l’intero regno inglese cadrebbero. Per evitare che volino via, vengono loro sfoltite le penne di un’ala.
Nelle Waterloo Barracks è possibile vedere i Gioielli della Corona, una straordinaria collezione formata dai più bei gioielli del mondo. Un tapis roulant scorre lentamente facendo transitare i visitatori davanti alle teche in modo da non creare affollamenti. Tra i pezzi degni di nota, l’Imperial State Crown tempestato da ben 2868 diamanti, zaffiri, smeraldi e rubini e la corona di platino su cui è montato il leggendario diamante da 105 carati del XIV secolo, il Koh-i-Noor. Lo spettacolo ci ha lasciate letteralmente a bocca aperta.
Terminata la visita, facciamo uno snack da Pret a Manger ed approfittiamo del biglietto incluso nel tour del giorno precedente per prendere un battello che ci porta fino a Westminster Pier.
In serata andremo a vedere il Musical Mamma Mia al Novello Theatre. Dopo una passeggiata a Covent Garden, il vivace quartiere dove giocolieri e artisti di strada intrattengono i passanti guadagnandosi da vivere, ci spostiamo a Soho, uno dei quartieri più caratteristici di Londra: cosmopolita, allegro, trendy e anticonformista. Il divertimento notturno resta l’attrazione principale di questo quartiere però anche di giorno si respira un’atmosfera vibrante e contagiosa.
A Soho ceniamo da Koya, un minuscolo locale giapponese rinomato per gli udon (noodles). Non prendono prenotazioni quindi bisogna andare presto e mettersi in fila, comunque il servizio è rapido, l’ambiente gradevole e i noodles strepitosi!
Eccoci al teatro pronte per il musical. I biglietti sono costati un’occhio ma ne è valsa assolutamente la pena, lo spettacolo è davvero coinvolgente e gli artisti sono cantanti e ballerini eccezionali.
Stamattina visitiamo Buckingham Palace e più precisamente le State Rooms, le sale di rappresentanza dove vengono ricevuti, tra gli altri, gli ambasciatori stranieri. Queste sale sono aperte solo in Agosto e Settembre quando la Regina è in vacanza in Scozia. Al termine del percorso si esce dalla parte posteriore del palazzo passando dagli splendidi giardini che comprendono circa 350 specie di fiori e piante.
Di fronte a Buckingham Palace, l’elegante St. James Park è il parco reale più antico della città, uno più piccoli e più curati. Da qui si possono ammirare splendide vedute del London Eye e di Westminster. Il nostro programma odierno è molto intenso ed è gradita una pausa in questo polmone verde in cui ci si dimentica di essere nel cuore di una grande metropoli.
La nostra prossima destinazione è Hamleys, il negozio di giocattoli più antico e più grande al mondo a Regent Street.
Nel 1760 William Hamley aveva aperto il suo primo negozio di giocattoli, l’Arca di Noè, diventando un punto di riferimento per tutti i bambini di qualsiasi estrazione sociale, in piena epoca vittoriana. Sembra che, durante il periodo natalizio, i bambini più poveri venissero presi in considerazione prima di tutti gli altri, con regali e doni di ogni tipo. I commessi del negozio attiravano i passanti con urla, suoni di tromba, tamburi e campane animando la strada e creando un’atmosfera gioiosa. Il negozio non hai mai chiuso, nemmeno sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale (l’edificio fu bombardato 5 volte) i commessi con divisa ed elmetto di latta continuavano ad andare e indietro per portare i giocattoli ai loro piccoli clienti.
Anche oggi il n. 188-196 di Regent Street non passa inosservato, i commessi cantano, strillano e suonano attirando i bambini che invadono il negozio alla ricerca del loro giocattolo.
Proseguiamo la giornata al Madame Tussauds, il museo delle cere, un po’ kitsch ma molto divertente perché ti puoi fare la foto accanto alla celebrità del momento, sicuramente uno dei posti da non perdere a Londra per un teenager !
Per chiudere questa intensa giornata abbiamo prenotato Yauatcha, a Soho, uno dei ristoranti cinesi più eleganti della città. La sala al piano interrato ha il soffitto completamente ricoperto di microluci, producendo un effetto cielo stellato molto suggestivo e raffinato. I prezzi sono elevati e la qualità eccellente, è un locale ricercato da prenotare con anticipo.
Per questa prima volta abbiamo intenzionalmente deciso di lasciare da parte l’immenso British Museum, le splendide gallerie d’arte come la National Gallery e le chiese. Saranno il motivo per tornare a Londra tra qualche anno.
Tuttavia, c’è un museo che bambini e ragazzi adorano. Il National History Museum ospita un T-Rex in tecnologia animatronica oltre ad un simulatore di terremoti! Ho trovato molto interessante anche la sezione relativa alla biologia umana, con le gallerie interattive dedicate al cervello, ai sensi, alla memoria e dove viene riprodotto il suono di un feto all’interno dell’utero umano. L’ingresso è libero.
Ci troviamo a Kensington, uno dei quartieri più esclusivi e lussuosi della città che accoglie edifici vittoriani, residenze reali, ambasciate e musei. Ne approfittiamo per mangiare un panino e riposarci nei Kensington Gardens.
Non lontano da Kensington, un altro posto che va assolutamente visto almeno una volta a Londra, è Harrods, il grande magazzino di lusso tempio dello shopping, nonché fornitore della casa reale e dell’aristocrazia inglese. Da Harrods sono presenti tutte le grandi marche del mondo, i migliori nomi della moda del momento.
Si tratta di una vera attrazione turistica con milioni di visitatori ogni anno. L’edificio di 7 piani che ospita Harrods occupa un intero isolato e sul tetto c’è addirittura una pista di atterraggio per elicotteri.
Da Harrods abbiamo prenotato l‘Afternoon Tea, un rituale per noi imprescindibile date le nostre discendenze britanniche e irlandesi. Si tratta di un tè accompagnato da un pasto leggero composto da finger sandwich, fette di torta e scones con panna e marmellata. Considerato il costo molto alto (55 £) mi aspettavo qualcosa in più, comunque è stata un’esperienza molto piacevole.
Essendo ormai sera, possiamo goderci Harrods senza la folla che di solito lo assale. E’ davvero divertente vedere con quanta disinvoltura sono esposti articoli con etichette da 40/50/60.000 £ ! La Food Hall di per sé merita la visita per la varietà e la qualità dei prodotti alimentari provenienti da tutti i continenti. Harrods non è un luogo per fare acquisti alla portata di tutti, ma un posto da approcciare quasi come fosse una galleria d’arte.
Mia figlia Sofia non sapeva bene cosa aspettarsi da Harrods e ne è rimasta incantata, conquistando così il secondo posto della sua personale classifica dei posti da non perdere a Londra!
La giornata avrebbe dovuto essere interamente dedicata agli studi cinematografici dove è stata girata la saga di Harry Potter. Pur avendo programmato il nostro viaggio con discreto anticipo, non abbiamo trovato i biglietti, il mio consiglio è quindi di acquistarli con un ampio anticipo, almeno due o tre mesi.
In alternativa, andiamo alla stazione ferroviaria King’s Cross St. Pancras, vicino al nostro hotel, dove c’èPlatform 9 3/4 il negozio dedicato ad Harry Potter. Per entrare ci si mette in fila e, all’altezza dell’ingresso, viene scattata una foto ricordo che è possibile acquistare, ma nessuno dice niente se ci si fa la foto anche col proprio cellulare. E’ molto carino. Il negozio ha tantissimi gadget che non abbiamo trovato da nessun’altra parte.
Il resto della giornata lo passiamo alla South Bank. In questa zona lungo il Tamigi, ci sono una serie di attrazioni, il London Eye, la Tate Modern, il Millennium Bridge, lo Sheakspeare’s Globe. Si trova qui anche il Borough Market, il mercato alimentare più frequentato di Londra, specializzato in prodotti freschi, dove si può mangiare in uno dei dei tanti chioschi che vendono torte e cibi pronti.
Ne approfittiamo per dare un’occhiata alla Tate Modern, la galleria d’arte moderna e contemporanea, inaugurata nel 2000, in un edificio nato dalla riconversione di una centrale elettrica dismessa. L’edificio è di per sé interessante dal punto di vista architettonico, al centro è stata mantenuta la ciminiera centrale alta 99 m, e la sala delle turbine è stata utilizzata come spettacolare ingresso. Personalmente, il tipo di opere esposte sono un po’ troppo all’avanguardia per i miei gusti, comunque, Sofia l’ha trovata interessante e dalla terrazza del bar al livello 6 si gode di un magnifico panorama .
Abbiamo prenotato la cena da Skylon, all’interno della Royal Festival Hall, un ristorante e cocktail bar in stile anni ’50 dalle atmosfere soffuse e raffinate con una vista spettacolare sul Tamigi. Bellissimo.
Ogni anno, l’ultimo fine settimana di agosto si svolge a Londra il Carnevale di Notting Hill, il più grande festival di strada d’Europa. La comunità caraibica di Londra celebra la propria cultura e le proprie tradizioni con questa grande festa. Solitamente, il Carnevale di Notting Hill ha inizio il sabato con una gara di percussioni. La domenica dà spazio ai bambini con una sfilata più breve ed è il giorno in cui vengono premiati i costumi più belli. Il lunedì è il momento culminante del carnevale con la parata principale. All’imbrunire, i carri lasciano le strade in processione e la festa continua nei numerosi “after party”. Noi siamo andate il primo giorno in cui si svolgeva la gara di percussioni, è stato bello vedere le varie bande sfilare. Non ci siamo potute trattenere a lungo perché lo stesso giorno avevamo il volo di ritorno in Italia, comunque è una cosa carina da fare se ci si trova a Londra l’ultimo fine settimana di agosto.
Per finire vorrei spendere due parole sui ristoranti e sul nostro hotel.
Quando sento dire che a Londra si mangia male trovo sia il più banale dei luoghi comuni. La città offre, oltre a tanto cibo di pessima qualità, il meglio della cucina internazionale. E’ opportuno documentarsi bene con guide affidabili e scegliere in base a quanto si vuole spendere. Per i nostri pranzi, la maggior parte delle volte abbiamo preso qualcosa da Pret a Manger, una catena presente ovunque che vende panini e insalate fatti con ingredienti freschi e di qualità. Per le cene abbiamo fatto una minuziosa ricerca che ci ha permesso di conoscere locali eccellenti.
L’hotel fa parte della catena inglese Premier Inn e non è su Booking.com. Me lo ha consigliato un’amica ed ha superato tutte le mie aspettative. La camera family era ampia e confortevole. L’arredamento, i tendaggi, la biancheria nuovi e la pulizia impeccabile, cosa non scontata da queste parti. Ottima la prima colazione molto varia e abbondante (inglese e continentale) ed in posizione strategica a due passi dalla metropolitana. I prezzi delle camere familiari sono davvero vantaggiosi. Lo consiglio.
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